È difficile recensire un ep di soli quattro pezzi, o meglio, sarebbe facile se l’ep in questione fosse brutto, pieno di difetti. In caso contrario ci sarebbe poco da aggiungere: credo che questa ragazza sia particolarmente brava a scrivere ed interpretare le sue canzoni.

Minaper è la nuova promessa dell’etichetta romana Oltre le mura, interessante realtà capitolina che ha già dimostrato un certo buon gusto nel campo del nuovo cantautorato. “Tangenziale” e “Kamakura”, vertendo su reminescenze vagamente anni 80, mi hanno fin da subito ricordato una versione rosa di Germanò, “Menomale” e “Proporzioni”, partendo da un presupposto più acustico, si rivelano forse le due tracce maggiormente sincere. Non so quali siano le motivazioni di questo moniker, quel che è certo, intitolare il primo album con il proprio nome d’arte lascia sicuramente trasparire un contenuto personale, ai limiti dell’autobiografico.

La penna di Martina è una penna crepuscolare, quasi Gozzaniana. Immaginativi di svuotare Carmen Consoli dalla sua componente più struggente. Un disco che partendo da una dimensione deliziosamente “egocentrica” collima con una velata critica sociale.

Estremamente grazioso.

Marco Beltramelli

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MINAPER – MENOMALE